pentecoste in africa
coste 2008
Mozambico, Nampula. Domenica di pentecoste. La processione di entrata nella cattedrale di Nampula é una lenta, solenne, immersione in un’enorme folla nera. Riempie tutta la vasta cattedrale di stile coloniale. Volti neri, allineati, fittissimi, con gente in piedi alle tre porte di entrata.
Cantano tutti in portoghese, ma il loro volto é di un bel colore ebano-scuro, africano. I tamburi colorano ancor meglio l’atmosfera, ricordando che l’Africa é madre del ritmo... Si avanza con la processione, entrando in due lunghissime ali di confirmandi, quasi duecento. Danzano, pur restando fermi. Ancheggiano ritmicamente con quella stupenda eleganza, che ti fa avanzare in un viale di giovani piante, belle e ondeggianti. “La messa da noi é sempre una festa”, mi ricordava in sacristia un prete nero. Verissimo. Arrivati all’altare, trecento occhietti su fondo scuro ci attendevano, puntati verso l’assemblea. Tantissimi bambini sono, infatti, ammucchiati per terra, assiepati nello spazio absidale. Attentissimi.
(Da Lettere da Gibuti, Edizioni Messaggero 2008, prossimamente in libreria)