remembrance day
una croce,
un amore che
muore...
“Un milione, credo, dovrebbero essere! ” mi risponde sicura una anziana signora
inglese, che, forse senza contare, ne è impressionata dal numero immenso. Sono
croci. Grandi come un palmo di mano, piccole e bianche, sono distese sul verdissimo
prato che abbraccia tutt’intorno Westminster
abbey. Sembra uno sterminato campo
di narcisi a primavera: un incanto! Anche se ognuna porta una macchia rossa in
fronte, un papavero: per gli inglesi è il simbolo del sangue dei caduti.
Tantissimi hanno deposto la loro croce, scrivendovi sopra il nome del proprio
caduto in guerra. “Anche voi avete vostro
padre?” mi fa qualcuno al vedere che anch’io ne prendo una dal chiosco accanto
con una piccola offerta. Ma per me sarà solo portarmela a casa, sulla
scrivania. Mentre, invece, qui migliaia di giovani vite spezzate su tutti i
fronti di guerra sono ricordate da questa piccola, preziosa croce.