alla fine di ottobre
Il termine di una celebrazione eucaristica, per l’assemblea cristiana, è il momento dell’invio. L’invio non è un rito di chiusura. È invece la grande apertura sul mondo, come se tutti uscissimo per la grande porta spalancata della chiesa... Il cristiano diventa, allora, un missionario. Ciò fa parte della sua stessa identità: è inviato al mondo come il Cristo, l’inviato prediletto del Padre.
Così, come il cuore di un uomo vive del doppio movimento di sistole e di diastole, dell’espandersi e del ritrovarsi, i cristiani vivono questa medesima dinamica. Movimento del riunirsi attorno al loro Signore Risorto. Movimento del disperdersi nel mondo. Un duplice incontro.
E concretamente, per ogni cristiano una duplice fedeltà. Perché proprio nel mondo dove ognuno vive si è invitati a costruire i valori evangelici appena proclamati, ascoltati e cantati insieme, in comunità.