quo vadis... mia bella Italia?
mia bella Italia?
Uno sguardo da fuori è sempre interessante, affermava un vecchio professore. A volte, infatti, esso legge meglio la situazione di chi la vive dal di dentro e vi si trova come immerso. Una città - così egli esemplificava - deve essere osservata da tre punti di vista differenti: da dentro, dall’alto, da fuori. Da fuori, allora, la nostra gente italiana all’estero da tempo si fa più interrogante, guardando la nostra patria... e pare chiedersi ultimamente: “Quo vadis... dove vai, mia bella Italia?!”
Un test interessante in ogni società è sempre la fascia di persone più deboli. È un test della qualità della sua organizzazione, dell’umanità di un vivere sociale, ma anche... della fede che vi si trova! Manifesta concretamente se si crede nel Dio della Bibbia, che da sempre protegge il povero, l’orfano, la vedova e lo straniero come le pupille dei suoi occhi. Sono questi, infatti, gli anelli più deboli e vulnerabili del tessuto sociale e rivelano lo stile di intervento del Dio del Magnificat: egli innalza gli umili, umilia i potenti.
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